giovedì 8 maggio 2014

Forrest Gump’s Running Route


 


He ran to the end of town, the end of the county, the end of the state, and to the end of the coast. Then he ran back a few times. But how far did Forrest Gump run? And for how long? Centives decided to find out.
We know that he began in his fictional hometown of Greenbow Alabama on October 1, 1979. The date is given away when a newscaster announces that President Carter had collapsed that day due to heat exhaustion as Forrest runs through town.
His first stop is Santa Monica Yacht Harbor, seen as he jogs through the marked archway
From Santa Monica, he turns around and heads to a light house perched along the East Coast, overlooking the Atlantic Ocean.
From there we are given very little information about his specific locations other than shots of scenery. At one point, just as his jogging craze is about to catch on, he is approached by a throng of news reporters there to mark his 4th time crossing the Mississippi. The run at this point is said to have lasted over 2 years.
Based on this information from the movie, the list of filming locations, and an analysis of the script, Centives was able to generate the 11 point route that Forrest follows in his journey across the United States:
Point A, the place from where he begins is an arbitrary point in the middle of Alabama since the Greenbow of the film is fictional. Centives also had to generate coastal points F and J – there are no shots of these locations in the film but they are vaguely referred to. The points themselves are the shortest distance to the coast from Forrest’s last known location. The rest are accurate representations of what was depicted in the film. You can play around with the map over here.
We’re told that Forrest ran for 3 years, 2 months, 14 days, and 16 hours, and in that time he ran 15,248 miles, crossing the United States five times, before deciding that it was time to go home.
Overall Forrest ran 0.54 miles per hour and averaged 91 miles per week. Elite college level cross-country runners can pull that off. The attention to retail paid by the filmmakers is commendable as Forrest’s feat is by no means impossible.

http://www.centives.net/S/2012/forrest-gumps-running-route/

martedì 6 maggio 2014

SIGHISOARA
Sighișoara (IPA[siɡiˈʃo̯ara], in latino Castrum Sex, in ungherese Segesvár, in tedesco Schäßburg) è un municipio della Romania di 32.570 abitanti, ubicato nel distretto di Mureş, nella regione storica della Transilvania.
Fanno parte dell'area amministrativa anche le località di Angofa, Aurel Vlaicu, Hetiur, Rora, Șoromiclea, Venchi e Viilor.

La città ha origini sassoni; nel XII secolo, infatti, artigiani e mercanti sassoni vennero invitati dai Re d'Ungheria a trasferirsi in Transilvania, onde creare delle colonie che potessero anche provvedere alla difesa dei confini del regno. Questo gruppo di coloni formò la popolazione oggi nota come Sassoni di Transilvania.
Le cronache del XVII secolo riportano la fondazione di un insediamento sassone nella zona dell'attuale Sighișoara nel 1191, tuttavia i primi documenti che citano la città con il nome latino di Castrum Sex risalgono al 1280. Le ricerche archeologiche e paleontologiche effettuate nella zona hanno comunque evidenziato una presenza umana, anche se non continuativa, fin dall'Età del ferro.
Per molti secoli la città ha avuto un ruolo strategico sia sul piano politico che su quello commerciale, divenendo una delle città più importanti della Transilvania. I suoi artigiani sassoni erano noti in tutta Europa e frequenti erano le visite di mercanti provenienti da tutto il Sacro Romano Impero, mentre gli abitanti continuavano a costruirne e rinforzarne le difese.
Il Principe di Valacchia Vlad Dracul visse in esilio nella città, fece coniare delle monete (sebbene il conio della moneta fosse monopolio del Regno d'Ungheria) e lasciò il primo documento nel quale la città viene citata con il nome romeno Sighișoara.
Sighișoara fu sede dell'elezione di Gheorghe Rákóczi I a Principe di Transilvania e poi a Re d'Ungheria nel 1631. Tra il XVII ed il XVIII secolo la città venne travagliata da occupazioni militari, incendi ed epidemie di peste, che tuttavia non ne frenarono più di tanto lo sviluppo.
La vicina piana di Albești vide svolgersi il 31 luglio 1849 la Battaglia di Segesvár, nella quale l'esercito ungherese venne sconfitto dai Russi..
Come tutta la Transilvania, Sighișoara passò dall'Impero austroungarico alla Romania dopo la Prima guerra mondiale.

 Sighişoara mantiene un centro storico perfettamente conservato, con la struttura urbanistica e gli edifici caratteristici di una cittadella medievale, che è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO e dove ogni anno si tiene un Festival medievale nell'ultima settimana di luglio.

Tra gli edifici che formano il centro storico, di particolare interesse sono le case degli artigiani che, sotto il controllo di una fondazione e con l'apporto del Governo romeno, conservano ancora i laboratori ed i relativi attrezzi di lavoro.

La Torre dell'Orologio
L'edificio che rappresenta il simbolo della città è la Torre dell'Orologio, costruita nel 1556 ed alta 64 m, che oggi ospita un museo storico. Numerosi sono comunque gli edifici storici, tra cui la cittadella medievale, la cosiddettaChiesa sulla collina, che contiene una cripta ed interessanti affreschi, alla quale si giunge salendo una scalinata interamente coperta da un tetto di legno, ed il piccolo Museo delle armi, che accoglie una collezione di spade, frecce, armature ed altri equipaggiamenti militari medievali.